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Punture di insetti

Punture di insetti ematofagi: minacce per la salute e come riconoscerle

Le punture di insetto possono rappresentare una minaccia significativa per la salute e il benessere, in particolare quando si tratta di insetti ematofagi. Questi insetti si nutrono del sangue di esseri umani e animali, perforando la pelle per raggiungere i vasi sanguigni. Grazie alla loro capacità di individuare l’ospite attraverso la vista, il calore corporeo e l’odore, gli insetti ematofagi sono estremamente efficaci nel trovare fonti di nutrimento.

Tra gli insetti pungenti ematofagi, alcuni effettuano rapide punture, mentre altri scelgono aree nascoste del corpo per potersi nutrire con maggiore tranquillità e a lungo. Sebbene le punture siano generalmente indolori, il prurito e l’irritazione che causano possono diventare molto fastidiosi, soprattutto in caso di punture multiple o ripetute. Questo è un problema comune con gli insetti che infestano gli ambienti domestici, come zanzare, pulci o cimici dei letti.

A differenza di altri insetti pungenti, gli ematofagi dipendono interamente dalle punture per sopravvivere, rendendoli una presenza invasiva e persistente.

Punture di insetti: rischi globali e malattie trasmissibili

A livello globale, gli insetti pungenti sono responsabili della trasmissione di gravi malattie, tra cui malaria, febbre gialla, virus del Nilo Occidentale, encefalite e tifo. In molte regioni tropicali, la prevenzione passa attraverso vaccinazioni e misure di protezione specifiche per evitare l’esposizione. Ad esempio, il controllo delle zanzare Aedes, che includono la zanzara tigre, è cruciale per limitare malattie virali come chikungunya, dengue e Zika.

Nel nostro Paese, fortunatamente, il rischio di malattie trasmesse dagli insetti pungenti è più contenuto. Tuttavia, esiste un pericolo ridotto di contrarre la malattia di Lyme dalle zecche, soprattutto in zone rurali con erba incolta frequentata da cervi o animali d’allevamento.


Per prevenire o gestire infestazioni, esistono trattamenti specifici per la tua abitazione, efficaci nell'eliminare qualsiasi tipo di insetto. Adottare precauzioni come una corretta igiene degli ambienti e l’uso di barriere protettive in aree esterne può ridurre significativamente i rischi e garantire un maggiore benessere per te e la tua famiglia.

Come pungono gli insetti

Gli insetti ematofagi, responsabili di numerose punture di insetto, sono dotati di un apparato boccale pungente-succhiante, la cui struttura varia a seconda della specie. Zanzare, pulci e cimici dei letti, tra i più comuni, si nutrono di sangue e lasciano sulla pelle segni caratteristici accompagnati da irritazione e prurito.

L’apparato boccale di una zanzara femmina

L’apparato boccale di una zanzara femmina

Legenda: a — antenne;
c — occhio composto;
lb — labbro inferiore;
lr — labbro superiore;
md — mandibola;
mx — mascella;
hp — ipofaringe.

Fonte: Wikimedia commons: Xavier Vázquez. https://commons.wikimedia.org/wiki/File:
Evolution_insect_mouthparts_coloured_derivate.png

Gli effetti delle punture di insetto

Il principale effetto delle punture di insetto è proprio l'irritazione cutanea causata dalla reazione del sistema immunitario a una sostanza iniettata dagli insetti durante la puntura. Questa sostanza anticoagulante impedisce al sangue di coagulare, facilitando l'alimentazione dell'insetto. Tuttavia, è la risposta del nostro corpo a provocare il fastidio, evidenziato da rossore, gonfiore e prurito.

Si è notato che gli insetti pungenti possono prediligere alcuni individui piuttosto che altri, allo stesso tempo gli esseri umani mostrano differenti livelli di sensibilità alle punture di insetto. Si ritiene, in via generale, che i bambini e coloro che vengono punti ripetutamente sviluppino una sensibilità maggiore.

Le punture d’insetto solitamente non necessitano di un trattamento medico. Tuttavia è consigliabile chiamare immediatamente un’ambulanza qualora la puntura d’insetto provocasse il gonfiore della gola, della bocca e della lingua tali da limitare le funzioni respiratorie.


Esiste un rischio maggiore di reazione allergiche in caso di punture di insetto con pungiglione (solitamente vespe) rispetto agli insetti pungenti ematofagi. Nel caso in cui si sospetti la permanenza di una sintomatologia grave conseguente ad una reazione allergica dopo aver subito una puntura di insetto occorre chiamare l’ambulanza.

Come trattare le punture di insetto: consigli utili e quando rivolgersi al medico

Nel caso di punture di insetto, il primo trattamento da effettuare è pulire accuratamente la ferita. Se nella zona colpita è rimasto un residuo dell’insetto, come un pungiglione, rimuoverlo con estrema cautela utilizzando pinzette sterili. Successivamente, lavare la ferita con acqua e sapone o strofinare delicatamente con alcol. Secondo quanto riportato dall'Istituto Superiore di Sanità, questa è una pratica fondamentale per prevenire complicazioni o infezioni legate alle punture di insetto.

Per ridurre il gonfiore, è utile applicare del ghiaccio avvolto in un panno (mai direttamente sulla pelle) subito dopo la puntura. È importante sapere che il gonfiore può persistere per diversi giorni, fino a una settimana, mentre il prurito tende a diminuire progressivamente.

L’uso di prodotti antistaminici, come creme o gel specifici per le punture di insetto, può alleviare sia il gonfiore che il prurito. In caso di punture multiple, gli antistaminici orali, come le compresse per la febbre da fieno, possono offrire ulteriore sollievo. È essenziale evitare di grattare la puntura, poiché questo potrebbe aggravare il prurito e favorire infezioni batteriche.

Quando rivolgersi a un medico:

  • Il gonfiore e il dolore sono così intensi da impedire movimenti o il riposo notturno.
  • Il gonfiore continua a peggiorare nei giorni successivi alla puntura.
  • La ferita appare infetta (rossore esteso, calore, secrezione).
  • Infine, le punture ripetute, come nel caso di un’infestazione di pulci, possono causare reazioni allergiche della pelle associate a dermatite. In tali situazioni, è consigliabile consultare un farmacista o un medico per valutare il trattamento più adatto.

Riconoscere punture di insetti: guida all'identificazione e gestione degli infestanti

Riconoscere punture di insetti può essere una sfida, poiché le reazioni variano ampiamente da persona a persona. Sintomi come rossore, gonfiore e prurito possono rendere difficile individuare con certezza l’insetto responsabile. Tuttavia, localizzare il punto colpito e osservare attentamente le caratteristiche della reazione può fornire indicazioni utili per identificare la puntura d'insetto e trattarla in modo efficace. Questo passaggio è essenziale per evitare complicazioni e affrontare tempestivamente eventuali problematiche.

La difficoltà aumenta quando gli insetti pungenti infestano gli ambienti domestici. Le infestazioni all’interno delle abitazioni non solo rappresentano un fastidio, ma possono anche comportare punture ripetute e persistenti, rendendo la situazione insostenibile. In Italia, le punture più frequenti provocate da insetti ematofagi in casa sono attribuibili a zanzare, cimici dei letti e pulci, insetti che spesso si nascondono in angoli difficili da raggiungere e proliferano rapidamente.

Per garantire la sicurezza e il comfort dell’ambiente domestico, è importante agire con tempestività. Se si sospetta la presenza di insetti pungenti in casa, l’intervento di professionisti della disinfestazione da insetti può essere determinante per eliminare il problema e prevenire future infestazioni. Grazie a trattamenti mirati, è possibile vivere in un ambiente sano e privo di parassiti, minimizzando il rischio di ulteriori punture di insetti. 

Ecco come riconoscere le principali punture di insetto che possono verificarsi in Italia.

Punture di pulce

Le punture di pulce appaiono come piccole macchie scure circondate da rossore, con meno gonfiore rispetto ad altri insetti. Si localizzano su piedi e gambe, causando prurito intenso ma non dolore. Se noti infestazioni di pulci in casa, è fondamentale agire subito con una disinfestazione professionale per evitare punture ripetute e la proliferazione dei parassiti.

Come trattare i morsi delle pulci

  • Non grattare la puntura. Ciò potrebbe generare problematiche più gravi.
  • Lavare le punture con acqua e sapone.
  • Applicare uno spray antisettico o lozione sulla zona colpita per ridurre il rischio di infezione.
  • Applicare un impacco di ghiaccio per contribuire a ridurre il gonfiore.
  • Prendere un antistaminico per fermare il prurito.

Infestazione di Pulci in casa?

Come riconoscere la presenza di pulci nei tuoi ambienti?

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Punture di Zanzara

Le punture di zanzara sono tra le più comuni e fastidiose, provocando prurito intenso e gonfiore, soprattutto durante le ore serali e notturne. Questi fastidiosi insetti, infatti, tendono a essere più attivi al calare del sole, anche se alcune specie, come la zanzara tigre, possono pungere aggressivamente anche durante il giorno. Le zanzare trovano le condizioni ideali per riprodursi in presenza di acqua stagnante, come quella che si accumula in sottovasi, pozzetti o altri piccoli contenitori, dove depongono le loro uova. Una volta entrate in casa, si posano spesso sui soffitti o sulle parti superiori delle pareti, rendendo difficile individuarle e altrettanto complicato eliminarle.

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Esempio di puntura di zanzara

Per prevenire le punture di zanzara e limitarne la presenza nelle abitazioni, è essenziale adottare alcune precauzioni. Ad esempio, chiudere le finestre nelle ore serali o installare zanzariere è un metodo efficace per impedire agli insetti di entrare. Allo stesso modo, eliminare le fonti di acqua stagnante all’interno e nei dintorni della casa può ridurre significativamente la loro proliferazione.

Se le zanzare hanno già invaso gli ambienti domestici, il trattamento per eliminarle segue approcci simili a quelli utilizzati per altri insetti pungenti. Interventi mirati possono essere indispensabili per garantire un ambiente più salubre e privo di questi fastidiosi infestanti.

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Infestazioni di zanzare

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Punture delle cimici dei letti

Le punture delle cimici dei letti si manifestano come piccole protuberanze sulla pelle, accompagnate da rossore e prurito. Una caratteristica distintiva di questi morsi è la loro disposizione in fila, poiché la cimice tende a spostarsi seguendo linee rette sulla pelle esposta, come braccia o gambe, mentre si nutre di sangue. Se le punture sono presenti lungo tutto il corpo, potrebbe essere un segnale di una infestazione più estesa, con la presenza di numerosi insetti nell’ambiente domestico. 

Per prevenire la diffusione delle cimici dei letti, è importante adottare comportamenti mirati, come mantenere la casa pulita, aspirare regolarmente materassi e tappezzeria, e ispezionare attentamente mobili e letti, soprattutto dopo viaggi o acquisti di seconda mano. In caso di sospetta infestazione, è consigliabile evitare di spostare oggetti infestati in altre aree della casa, poiché questo potrebbe peggiorare la situazione. L’intervento tempestivo di professionisti della disinfestazione può essere determinante per eliminare il problema e prevenire future infestazioni.

Punture delle Cimici dei Letti

Approfondisci la tematica delle punture delle cimici dei letti.

Segni di infestazione

Come individuare le cimici dei letti?

Punture di mosche

La maggior parte delle mosche non infligge punture agli esseri umani, tuttavia sono in grado di nutrirsi di sangue umano in assenza dei loro ospiti preferenziali che sono in genere animali.

Punture di tafani, pappataci e mosche cavalline

I tafani sono ditteri simili a grosse mosche, più tozze e grandi di colore grigio giallognolo e con occhi più grandi delle mosche domestiche. Le femmine di tafano sono ematofaghe, si nutrono quindi di sangue di animali, i maschi invece si nutrono di linfa e succhi vegetali.

Le punture di tafano possono colpire anche le persone e sono particolarmente dolorose, questi insetti infatti possono pungere anche attraverso i vestiti e lasciano segni di puntura ben visibili.

I pappataci hanno un aspetto più simile alle zanzare e non emettono alcun ronzio, da cui deriva il nome “pappa (mangia)-taci”. Si distinguono per causare punture particolarmente fastidiose che spesso causano gonfiore, arrossamento e prurito intenso. Le punture si manifestano come piccole macchie rosse, talvolta accompagnate da una sensazione di bruciore, e possono risultare più irritanti rispetto a quelle di altri insetti pungenti.

La mosca cavallina predilige pungere gli equini, come dice il nome. Ha occhi verdi e un corpo molto resistente, simile a quello delle api. Le sue zampe sono adatte ad aggrapparsi al pelo dell’ospite resistendo ai tentativi di scacciarla. È stata individuata come vettore di anemia infettiva equina e della bartonellosi.

Rimedi alle punture di mosca

  • Lavare la puntura con acqua e sapone.
  • Applicare crema antisettica o spray per la zona dopo il lavaggio.
  • Applicare ghiaccio sulla puntura per 15 minuti, più volte al giorno.
  • Evitare di grattare la puntura in modo da non lesionare la pelle generando probabili infezioni. Le punture di alcune mosche, come quelle delle mosche cavalline possono causare sanguinamento. Se l'emorragia non si ferma da sola sarebbe opportuno consultare un medico.

Come prevenire le punture di mosca

  • Evitare le attività all'aperto durante il giorno in cui le mosche sono più attive.
  • Indossare maniche lunghe in aree con intensa presenza di mosche.
  • Utilizzare un repellente per insetti.
  • Svuotare bidoni, e pulire tazze e piatti sporchi regolarmente – le mosche sono attratte da materia in decomposizione.
  • Installare zanzariere a porte e finestre per tenere fuori le mosche.

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Lampade cattura Insetti

Lampade cattura insetti per il controllo delle mosche

Mosche infestanti

Come identificare i segni di un problema

Punture di pidocchi dei capelli

Il pidocchio dei capelli o della testa Pediculus humanus capitis è una specie di piccolo insetto senza ali che si nutre solo di sangue umano ed ha il suo ciclo di vita completo sul cuoio capelluto umano.

I pidocchi non possono saltare o volare, ma possono passare da una persona all’altra se sono in prossimità e contatto. I pidocchi in genere infestano i bambini ma possono passare anche al cuoio capelluto degli adulti.

I pidocchi sono considerati innocui in quanto non sono noti per trasportare malattie e sono considerati più un fastidio e un problema estetico, infatti causano prurito del cuoio capelluto e infezioni secondarie dovute al grattarsi.

  • Gli adulti sono lunghi fino a 3mm lunghi e di colore grigio fino a quando non si sono alimentati di sangue, dopo di che diventano rossastri.
  • Le femmine depongono 3-4 uova al giorno vicino alla base di un fusto del capello, incollando le uova per i capelli.
  • Le uova sono ovali e lunghe meno di 1 mm. Essi sono inizialmente trasparenti, dopo di che appaiono bianche. Le uova si schiudono in 6-9 giorni e l’involucro rimane agganciato ai capelli.
  • Le sei zampe del pidocchio sono dotate di artigli al fine di aggrapparsi ai capelli.

Come individuare i pidocchi

I pidocchi si trovano comunemente nei capelli dietro le orecchie e alla nuca.

I resti delle uova (lendini) sono bianche e possono essere individuate tra i capelli. Esistono pettini specifici per individuare i pidocchi in grado di intrappolarli e di renderli visibili se accostati ad un panno chiaro.

Rimedi contro i pidocchi

L'uso ripetuto di un pettine per lendini può rimuovere i pidocchi, ma se l’infestazione sul cuoio capelluto è radicata e diffusa può essere rimossa solo con shampoo specifico e lozioni disponibili in farmacia. Questi prodotti contengono insetticidi quindi devono essere usati con attenzione, soprattutto sui bambini.

Punture di pidocchi del corpo

Il pidocchio del corpo (Pediculus humanus humanus) è indistinguibile dal pidocchio del capo, ma vive principalmente nei capi di abbigliamento, per cui le due tipologie di pidocchi non si incrociano in condizioni normali. Le punture dei pidocchi del corpo si presentano come piccole papule arrossate, spesso accompagnate da prurito intenso e irritazione cutanea. Solitamente si concentrano nelle aree in cui i vestiti aderiscono maggiormente alla pelle, come vita, ascelle e schiena.

I pidocchi del corpo si sono evoluti circa 100.000 anni fa, in concomitanza con l’adozione da parte dell’uomo di capi di abbigliamento con i quali coprirsi, i luoghi prediletti dai pidocchi per deporre le uova. La loro diffusione si incontra in situazioni di scarsa igiene e sovraffollamento.

  • Gli insetti adulti sono lunghi circa 2,5-3,5 mm, hanno sei zampe e un corpo grigio.
  • Le uova sono deposte su capi di abbigliamento e sulla pelle, principalmente attorno alla vita e alle ascelle.
  • Gli adulti devono nutrirsi regolarmente di sangue.

Per prevenire e limitare le infestazioni è necessario lavare e bollire gli abiti. I pidocchi del corpo possono trasmettere tifo esantematico e febbre ricorrente: 

  • Tifo: il pidocchio del corpo può diffondere l’epidemia di tifo e il tifo murino. Le epidemie di tifo sono state responsabili di milioni di morti nel corso della storia soprattutto in tempo di guerra tra i soldati e prigionieri. Come si diffonde il tifo? Il pidocchio contrae la malattia nutrendosi da una persona infetta, nel passaggio su un altro ospite può espellere il batterio con le feci. I batteri dalle feci possono infettare l’ospite attraverso la puntura, feci e pidocchi se schiacciati sulla pelle possono infatti contaminare le ferite o le mucose di bocca e occhi, una volta venuti a contatto con esse.
  • Bartonella o febbre delle trincee: il pidocchio del corpo è stato uno dei mezzi principali di trasmissione dei batteri B. Quintana, causa della cosiddetta febbre delle trincee, durante la prima guerra mondiale. Questi batteri hanno infettato gran parte delle truppe impegnate nel conflitto e sono stati rilevati in tutto il mondo: Europa, Nord America, Africa e Cina. La bartonella può essere trasmessa anche da altri insetti pungenti.

Punture di piattola

Il pidocchio del pube, Pthirus pube, detto anche piattola per la sua forma si nutre esclusivamente di sangue e si trova solo sugli esseri umani. Si distingue dagli altri due tipi di pidocchio umano avendo un corpo più rotondo e corto. Le punture della piattola possono causare piccole macchie bluastre sulla pelle, accompagnate da prurito intenso e irritazione nelle aree infestate. Si trova di solito in peli pubici o altro pelo ruvido, come ciglia, barba e baffi. Si trasmette principalmente per stretto contatto, tramite contatto sessuale e l'uso condiviso di asciugamani, abbigliamento e letti.

Punture di Triatominae

Le triatominae sono cimici ematofaghe in grado di trasmettere il protozoo Trypanosoma cruzi, che causa la malattia di Chagas, chiamata anche tripanosomiasi americana. Le cimici ematofaghe Triatominae pungono in genere aree esposte come il viso, tuttavia non è il morso che trasmette la malattia; dopo essersi alimentata la cimice defeca trasferendo il protozoo dell’infezione sulla pelle.

Inavvertitamente è possibile, toccandosi il viso, portare il protozoo a contatto con mucose sensibili come occhi e bocca.

Ninfe e adulti di Tratominae Rhodnius prolixus
Ninfe e adulti di Tratominae Rhodnius prolixus, Fonte: Wikimedia Commons: Thierry Heger https://commons.wikimedia.org/wiki/File:Rp-nymphs-adult.JPG

Rimedi e controllo contro le Triatominae

Gli insetti Triatominae vivono in fessure e crepe di case mal costruite, dove si nascondono durante il giorno mentre di notte escono per nutrirsi. Le loro feci infette possono causare la malattia anche attraverso il contatto con le superfici dove hanno defecato.

Si consiglia di intervenire con insetticida spray all’interno delle case, intonacare le pareti in modo da chiudere le uscite dai nascondigli, aggiungere zanzariere e curare l'igiene delle mani con mezzi efficaci di controllo.

Punture di falena

Su una stima di 160.000 specie di falena c'è un solo genere, la calyptra, che può mordere gli animali per bere il loro sangue. Sono circa 19 le falene del genere calyptra, chiamate anche falene vampiro, ma solo una specie è nota per la capacità di perforare la pelle umana, la Calyptra thalictri.

A differenza delle zanzare, solo la falena maschio è nota per avere la capacità di bere sangue.

Questa specie è originaria di zone come la Malesia, gli Urali e l'Europa meridionale.
Nel 2007 diversi giornali hanno registrato la presenza di questa farfalla in Finlandia e in Svezia, ma non rappresenta un rischio per l'uomo.

Tarme e farfalline nelle derrate alimentari

Quali sono le specie infestanti?

Punture di ragno

<p>I ragni appartengono ad un famiglia distinta rispetto agli insetti nella classificazione del regno animale. Si distinguono per le loro otto gambe e perché possiedono due sole sezioni del corpo: l'addome e cefalotorace.

Gli insetti invece possiedono sei zampe, tre sezioni del corpo (testa, torace e addome) e un paio di antenne. Sia gli insetti sia gli aracnidi sono comunque animali con un esoscheletro.


Gli aracnidi includono molte specie, tra cui parassiti come le zecche e gli acari e altre specie come scorpioni e ragni. I morsi di ragno, spesso confusi con le punture di insetti, possono causare arrossamenti, gonfiore e prurito, e in alcuni casi più gravi provocare reazioni allergiche o infezioni.

Tipi di ragni

Le specie di ragni più comuni

Punture di zecche

Esistono circa 900 specie di zecche e sono tutti parassiti che si nutrono del sangue di mammiferi, uccelli e meno comunemente rettili e anfibi. Le punture di zecche spesso passano inosservate inizialmente, poiché il morso è generalmente indolore a causa di una sostanza anestetica che la zecca rilascia durante l’alimentazione. Tuttavia, queste punture possono provocare irritazione cutanea, gonfiore e, in alcuni casi, trasmettere malattie come la malattia di Lyme o la febbre bottonosa.

Le zecche abitano in zone con erba alta o vegetazione pesante. Possono percepire la presenza di un potenziale ospite da respiro, odore corporeo, calore corporeo, umidità e vibrazioni.


Tuttavia le zecche non cercano attivamente un ospite ma restano “in agguato” risalendo su un filo d’erba, o sul bordo delle foglie, e aspettando il potenziale ospite per saltarvi sopra. Una volta raggiunto l’ospite la zecca vi cammina sopra alla ricerca dei punti preferiti per alimentarsi, dove la pelle è più morbida.

Una zecca su un filo d’erba
uUa zecca su un filo d’erba con zampe estese in posizione di “ascolto” per aggrapparsi al prossimo ospite di passaggio. Fonte: Wikimedia Commons: Mcvoorhis https://commons.wikimedia.org/wiki/File:20140704-TickWaitingOnGrassBlade-CentralMA-USA.JPG

Cove evitare le punture di zecca

Nelle zone di nota o possibile infestazione è opportuno adottare alcune precauzioni per ridurre il rischio di essere punti dalle zecche:

  • evita di camminare nell’erba alta e mantieni gli animali domestici lontani da queste aree;
  • rimuovi la vegetazione nei pressi della tua proprietà;
  • tieni lontani animali selvatici come cinghiali, scoiattoli, topi, ratti e altri roditori. Non tutti sanno che anche i cervi sono noti portatori di zecche in grado di trasmettere la malattia di Lyme.
  • utilizza un repellente per insetti in gradi di respingere anche le zecche;
  • indossa pantaloni lunghi e stivali se cammini in zone fittamente arboree;
  • ispezionati con cura ogni giorni nel caso la tua professione ti metta a contatto con le con le zecche.

Come rimuovere una zecca

È importante rimuovere la zecca dal corpo correttamente, evitando di staccarne solo il corpo e di lasciare testa e bocca ancora conficcate nella pelle. Bisogna fare attenzione a non schiacciare la testa e la bocca per evitare che la zecca rilasci liquidi e rigurgiti infetti.

Come rimuovere le zecche:

  • Indossare guanti o aiutarsi con panno e tessuto per evitare il diffondersi di eventuale infezione e la possibile contaminazione per contatto
  • Utilizzare un paio di pinzette sterilizzate
  • Afferrare la zecca il più vicino possibile alla pelle, per includere le parti di bocca se possibile
  • Tirare delicatamente verso l'esterno fino a quando le parti della bocca sono state rimossi
  • Lavarsi le mani con acqua e sapone
  • Pulire la zona del morso con acqua e sapone o un antisettico
  • Consultare un medico se non è possibile rimuovere tutte le parti della zecca
  • Verificare se sopraggiungono sintomi febbrili

Da non fare:

  • ruotare la zecca - questo può rompere le parti della bocca e lasciarli nella pelle;
  • usare qualsiasi come l'alcol, gel, pomata o vaselina per cercare di rimuovere la zecca, queste sostanze potrebbero farle rigurgitare sangue infetto;
  • usare una fiamma, che potrebbe farle rigurgitare sangue infetto;
  • grattare il morso per non aumentare il rischio di infezione causando ulteriore gonfiore.

Punture di acari

Gli acari sono sono strettamente correlati alle zecche. Ci sono circa 50.000 specie conosciute, per lo più microscopici, che occupano una gamma molto diversificata di habitat. Molti sono parassiti delle piante e degli animali come api e uccelli, ma pochi interessano l'uomo.

Gli acari della polvere non sono alimentati direttamente dagli esseri umani, ma si nutrono di scaglie di pelle morta e di peli di animali domestici. La presenza di acari della polvere può causare reazioni allergiche in alcune persone, come febbre da fieno, asma ed eczema.

Alcuni tipi di acari, tuttavia, possono essere vettori di malattie. Ad esempio, la rickettsiosi è una malattia causata dai batteri del genere Rickettsia - in particolare Rickettsia akari - trasmessi da acari che vivono sui roditori. In assenza del loro ospite preferito, questi acari possono pungere gli esseri umani, trasmettendo l’infezione. La rickettsiosi è considerata una malattia lieve, con un periodo di recupero di 2-3 settimane. Il primo sintomo è una reazione intorno alla puntura, che appare circa una settimana dopo il morso, formando una caratteristica crosta nera

Punture di acaro della scabbia

L'acaro della scabbia, Sarcoptes scabiei, è un acaro parassita lungo circa 0,5 millimetri che scava nello strato esterno della pelle per nutrirsi delle stesse cellule della pelle. L’acaro della scabbia produce 10-25 uova che si schiudono e nuovi parassiti emergono dalla pelle dopo 3-4 giorni di tempo per recarsi in un'altra parte del corpo e ripetere il ciclo.

Le punture della scabbia provocano intenso prurito, dovuto alla reazione immunitaria del corpo alle secrezioni degli acari, e possono manifestarsi anche dopo otto settimane dall’infestazione iniziale. La scabbia è altamente contagiosa, e le persone che vivono nella stessa area domestica possono facilmente contrarla.La scabbia è altamente contagiosa. Persone che vivono nella stessa area domestica rischiano di essere infettati con facilità.

I trattamenti più comuni contro la scabbia possono avere effetti collaterali e devono essere utilizzati con la consulenza di un medico.

Punture di insetti con pungiglione

Sovente risulta difficile identificare quando e dove si è stati punti da insetti con pungiglione, come api, vespe o calabroni. Una volta punti, la prima cosa da fare consiste nell’evitare che ciò si ripeta. Per prevenire le punture di insetti con pungiglione quando ci si trova in ambienti esterni, è consigliabile adottare le seguenti precauzioni:

  • Evitare di indossare colori troppo appariscenti e fragranze intense come profumi e deodoranti in quanto suscettibili di attirare gli insetti
  • Indossare maglie a maniche lunghe, pantaloni, scarpe e cappelli al fine di ridurre al minimo l’esposizione della pelle 
  • Utilizzare spray repellenti per insetti sulla pelle esposta
  • Utilizzare prodotti repellenti per insetti o candele repellenti quando si staziona all’aperto
  • Evitare di lasciare esposte bevande dolci o cibo
  • Evitare aree ove è presente acqua ferma o stagnante
  • Evitare di camminare in aree dove l’erba è incolta o sono presenti diversi cespugli
  • Infilare il bordo dei pantaloni all’interno delle calze quando si cammina attraverso cespugli ed erba incolta

Queste precauzioni assumono una particolare importanza nelle ore dopo il tramonto e durante le ore notturne quando la maggior parte degli insetti pungenti sono più attivi.

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Punture di Insetti con pungiglione

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