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Il pungiglione di api e vespe

Le principali differenze tra il pungiglione di api e vespe

Il pungiglione delle vespe e quello delle api, pur essendo entrambi strumenti di difesa, presentano differenze sostanziali che influenzano l'esito delle loro punture. Api e vespe, infatti, non si distinguono solo per l'aspetto e le abitudini alimentari, ma anche per le specifiche caratteristiche del loro pungiglione. Capire queste distinzioni è cruciale per riconoscere e gestire correttamente gli effetti delle loro punture, minimizzando i rischi. Infatti, la puntura di vespa, a differenza di quella d'ape, può essere ripetuta, rendendo questi insetti potenzialmente più pericolosi in determinate situazioni. 

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Pungiglione delle api

Il pungiglione delle api è una sofisticata arma di difesa, utilizzata principalmente dalle operaie e dalla regina per proteggere la colonia in caso di minaccia; i fuchi, invece, ne sono sprovvisti.

Questo pungiglione è seghettato e solitamente non è visibile, venendo estratto dall'ape solo quando si sente in pericolo. Normalmente rimane celato nella "camera del pungiglione", una sorta di tasca situata nell'addome. È composto da tre parti distinte: uno stiletto e due lancette. Quando l'ape attacca, utilizza i muscoli addominali per inserire queste componenti nella vittima.

La particolare seghettatura del pungiglione impedisce all'ape di estrarlo dopo la puntura, rendendo l'operazione impossibile. Nel tentativo di liberarsi, l'ape è costretta a fare leva con le zampe, provocando la lacerazione dell'addome e, di conseguenza, la sua morte. È importante sapere che il pungiglione e la sacca velenifera ad esso collegata possono continuare a rilasciare veleno per un periodo prolungato se non rimossi delicatamente, evitando di premere la sacca.

Questa tragica conseguenza per l'ape non si verifica quando attacca altri insetti dotati di esoscheletro; in questi casi, l'estrazione del pungiglione avviene quasi sempre senza difficoltà.

Perché le api pungono?

Il motivo principale per cui le api scelgono di attaccare è la difesa della loro colonia. È per questo che la probabilità di essere punti aumenta notevolmente nelle aree vicine all'alveare. Tuttavia, ci sono anche altre situazioni che possono rendere le api aggressive, come condizioni climatiche avverse, l'andamento stagionale, odori intensi, movimenti bruschi, la presenza di colori scuri e le vibrazioni.

Inoltre, quando percepiscono una minaccia e sferrano un attacco, le api rilasciano feromoni specifici che segnalano il pericolo e spingono le altre api della colonia a convergere sul punto dell'aggressione.

Pungiglione delle vespe

Il pungiglione delle vespe, a differenza di quello delle api, è liscio e privo di seghettature o "uncini". Questa caratteristica permette alle femmine delle vespe di infliggere punture ripetute senza rimanere intrappolate e, di conseguenza, senza rischiare di morire.

Le vespe sono pericolose?

Generalmente, le vespe diventano aggressive e pungono per difendere il proprio nido, ma possono attaccare anche se disturbate, toccate inavvertitamente o allontanate con gesti bruschi.

A differenza delle api, le femmine delle vespe possono pungere ripetute volte senza rischiare la vita, grazie al loro pungiglione liscio e facilmente estraibile.

Esistono diversi tipi di vespe, ed è importante saperle riconoscere per comprenderne il livello di aggressività:

  • Vespa comune e germanica: tendenzialmente non aggressive, pungono solo se la colonia viene disturbata. Sono attratte dalle sostanze zuccherine, quindi è consigliabile fare attenzione durante i picnic all'aperto dove bibite e cibi possono essere lasciati incustoditi.
  • Vespa di terra: questa specie è particolarmente aggressiva, soprattutto a causa della difficoltà nell'individuare il nido, che la rende più facilmente attaccabile.
  • Vespa cartonaia: similmente alla vespa comune e germanica, questa specie non è aggressiva di natura e reagisce pungendo solo se il nido viene disturbato.
  • Calabroni: possono rappresentare un pericolo per le api e, in minor misura, per le persone, anche se raramente attaccano l'uomo. Costituiscono un rischio in frutteti e campagne, ma anche in aree urbane dove trovano sempre più spesso un clima mite che favorisce la loro proliferazione. Sono comunque più schivi delle vespe più piccole e tendono a evitare un contatto ravvicinato con le persone. Il calabrone è considerato più pericoloso e temibile rispetto ad altre vespe perché, con una singola puntura, può inoculare una quantità superiore di veleno.

Metodi sicuri e professionali contro le infestazioni di vespe

Rimuovere un nido di vespe

Considerati i potenziali rischi per la salute e il benessere, specialmente dei bambini, dovuti alla vicinanza con le specie di vespe descritte, è fortemente raccomandata la rimozione dei loro nidi se situati in prossimità di abitazioni. È sempre consigliabile non tentare di rimuoverlo autonomamente, ma richiedere l'intervento di un'azienda di disinfestazione specializzata

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