Le processionarie adulte sono farfalle notturne. Il contatto con loro non provoca allergie ma deponendo le uova su pini, querce, e talvolta larici e cedri sono considerate tra i principali fattori dannosi per lo sviluppo e la sopravvivenza delle pinete del Mediterraneo.
I bruchi di processionaria (1-3 cm) sono i responsabili della defogliazione degli alberi visto che si nutrono voracemente di aghi di pino o foglie di quercia, a secondo se si parla di processionaria del pino o della quercia.
I danni provocati dalle larve di processionaria sono anche determinati da pericolosi peli urticanti che possono causare nell'uomo e negli animali irritazioni cutanee anche gravi, congiuntiviti, congestioni e asma.
I loro peli urticanti si disperdono molto facilmente nell'aria. Non è quindi necessario il contatto diretto con un bruco perché persone o animali sviluppino i sintomi della sostanza urticante emessa. I bruchi della processionaria possono inoltre “lanciare” i peli urticanti quale difesa dai predatori, se si sentono minacciati.
Al primo contatto con la pelle, le mucose o gli occhi, i peli rilasciano una sostanza estremamente urticante e allergenica, chiamata "taumetopoeina". Il contatto è poi seguito da irritazione grave e allergie.
Nonostante le dimensioni modeste, le larve sono dotate di forti mandibole e in poco tempo, si spostano di ramo in ramo alla ricerca di nuovo nutrimento.
Verso ottobre formano un nido sericeo dove affronteranno l'inverno.
I sintomi e le allergie
Il contatto coi bruchi della processionaria non va sottovalutato perché possono avere gravi conseguenze per la salute! In caso di ripetuti contatti, la reazione allergica si aggraverà a ogni nuovo contatto.
Nei casi più gravi può insorgere shock anafilattico. Questa violenta reazione allergica presenta solitamente i seguenti sintomi: eruzione cutanea;
- abbondante sudorazione;
- edema a livello della bocca e della gola;
- difficoltà respiratoria;
- ipotensione;
- svenimento.
Le persone che oltre a questi segni presentano capogiri, vertigini o vomito devono essere ricoverate in ospedale.
Allarme processionarie per gli animali domestici
I peli urticanti della processionaria se masticati o ingeriti possono provocare fortissime allergie, eritemi e necrosi anche ad animali domestici.
Se le conseguenze per la salute umana possono essere gravi, gli animali domestici ne sono maggiormente esposti. I cani e i gatti in genere vanno tenuti lontano dai bruchi della processionaria, in quanto ne rimangono spesso affascinati e si avvicinano per annusarli e cercare di morderli o mangiarli.
Se nel tuo giardino crescono pini o querce, oppure se vivi in prossimità di questi alberi, devi essere estremamente vigile in primavera!
Se il tuo animale domestico riceve punture dai bruchi, queste possono causare:
- necrosi della lingua in caso di contatto orale;
- cecità in caso di contatto con gli occhi;
- morte in caso di ingestione.
Se noti che l'animale comincia a emettere saliva in grandi quantità, vomita oppure apre la bocca senza alcun motivo apparente, è necessario portarlo da un veterinario appena possibile.
I bruchi delle processionarie non devono assolutamente entrare in contatto con apparato digerente e respiratorio.
Protezione contro le processionarie
Per evitare i rischi sopra illustrati, la potatura o la rimozione dei nidi vanno effettuate prima del mese di febbraio, il periodo in cui i bruchi cominciano ad abbandonare i nidi.
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